Il Ftse Italia Tecnologia termina a -4,1% a fronte del -3,7% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del -1,6% del Ftse Mib.
Prevalenza di ribassi fra le borse europee, frenate dai timori legati alla recrudescenza del Covid e dalle ipotesi di una stretta monetaria anticipata. Negli Usa, la conferma di Powell alla guida della Fed alimenta le aspettative di rialzi dei tassi, soprattutto se l’occupazione e l’inflazione continueranno a crescere. Dall’agenda macro sono giunti gli indici Markit Pmi preliminari di novembre, che per l’eurozona segnalano un’accelerazione dopo il rallentamento di ottobre.
Sottotono i tecnologici a livello globale, in scia alla prospettiva di un rialzo dei tassi anticipato che penalizzerebbe in misura maggiore le aziende con elevate aspettative di crescita.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, arretrano sia Stm (-4%) in scia al segmento dei semiconduttori sia Telecom Italia (-4,7%) dopo il balzo della vigilia. Vivendi ha confermato l’impegno strategico in Tim, respingendo l’offerta di KKR che viene ritenuta troppo bassa. Nei prossimi giorni si riunirà la task force del governo per esaminare la situazione mentre venerdì è in programma il Cda di Tim. Intanto il governo valuta un maggior ruolo di CDP nell’ipotetica società della rete che verrebbe scissa dal Gruppo nell’ambito dell’operazione.
Negative le mid cap, fa le aziende a minor capitalizzazione avanza Piteco (+3,7%).
Retelit si delisterà il 29 novembre.