CFO Sim conferma su Labomar la raccomandazione “neutral” e alza il target price a 11 euro (precedente 9,50 euro).
Lo studio segue l’annuncio della società relativo all’incremento della partecipazione in Labiotre al 100% del capitale con l’acquisto del residuo 51,2% da BioDue per 8,4 milioni.
Il prezzo tiene conto della possibile futura acquisizione degli stabilimenti produttivi di Labiotre, di circa 2.000 metri quadrati, attraverso l’esercizio dell’opzione di acquisto di cui al contratto di Rent to Buy di cui è parte Labiotre e che potrà essere esercitata entro gennaio 2023.
“L’operazione”, riportano gli analisti, “determina un valore aggiuntivo per Labomar di 28,4 milioni (1,50 euro per azione)”.
“L’acquisizione si traduce in un aumento dell’EBITDA e dell’utile netto” e le previsioni indicano che “Labiotre crescerà a un CAGR20-23 del 17%, raggiungendo i 9,8 milioni nel 2023”.
CFO Sim stima “vendite interaziendali pari al 35% del fatturato annuo di Labiotre. L’EBITDA margin basato sugli IFRS è previsto stabile al 18% annuo”. Pertanto è stato aggiornato il modello “includendo il cash-out per l’acquisizione di Labiotre nel 2021 e il pieno consolidamento dell’azienda a partire dal FY22”.
Il tutto si riflette in “una crescita media del 7,6%, 9,5% e 11,1% a livello di ricavi consolidati, EBITDA adjusted e utile netto adjusted nel 2022-23”.
Gli analisti evidenziano che “La logica strategica dell’operazione risiede nella necessità di monitorare da vicino un’attività primaria nel processo della catena del valore, ovvero la produzione di materie prime di alta qualità, essenziali per lo sviluppo di prodotti eccellenti nel settore nutraceutico”.
“L’integrazione di Labiotre unita all’attività svolta dalla sua controllata Labomar Next, specializzata nella coltivazione di piante erbacee medicinali attraverso tecniche di vertical farming aeroponica, consentirà a Labomar di ampliare la supply chain con l’inclusione della produzione di materie prime”.