Snam – Fino a 23 miliardi di investimenti al 2030 per accelerare sulle infrastrutture per i gas verdi

In aggiunta al piano al 2025, Snam ha elaborato una visione più a lungo termine sulla propria evoluzione al 2030.

Il raggiungimento degli obiettivi climatici globali richiederà, nei prossimi 30 anni, significativi investimenti nella decarbonizzazione del settore energetico. In particolare, saranno necessari investimenti significativi nelle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di gas verdi.

Nel periodo 2021-2030, il Gruppo Snam ha identificato fino a 23 miliardi di opportunità di investimento in reti, stoccaggio di energia e progetti green.

Per le reti di energia stimati fino a 15 miliardi, di cui 12 miliardi nel trasporto di gas naturale e biometano (il 70% per sostituzioni con standard H2 ready su 3.000 km di rete e manutenzioni, la rimanente parte per la conversione di sei centrali di compressione dual-fuel, il supporto alla nuova domanda come il progetto in Sardegna e i nuovi allacciamenti e le iniziative per la riduzione delle emissioni e la digitalizzazione) e 3 miliardi nel trasporto di idrogeno.

Quest’ultimo investimento riguarderà il “repurposing” di 2.700 km di rete per il trasporto di idrogeno dall’Italia verso le aree del Nord Europa a maggiore domanda, come la Germania. Snam, inoltre, ha annunciato un accordo con Eni per l’acquisizione del 49,9% delle quote da quest’ultima detenute nelle due società (TTPC e TMPC) che gestiscono i gasdotti che collegano l’Algeria all’Italia tramite la Tunisia e il Mediterraneo.

Per lo stoccaggio previste risorse fino a 5 miliardi, di cui 3 miliardi nello stoccaggio di gas naturale e biometano (consolidamento delle attività esistenti, sviluppo di investimenti H2 ready, conversione di sei centrali di compressione dual-fuel) e 2 miliardi in nuovo stoccaggio di energia (inclusi idrogeno, anidride carbonica, gas naturale e biometano).

Snam stima di investire fino a 3 miliardi in nuovi progetti green, facendo leva sulle piattaforme esistenti per sviluppare iniziative di scala nell’idrogeno, anche in funzione di bandi e opportunità di finanziamento come PNRR e IPCEI, e nel biometano (sviluppo del portafoglio esistente di impianti di biometano per un totale di potenziali 150MW di capacità).

Il Gruppo prevede che queste opportunità di investimento possano generare ritorni regolati (reti di energia e stoccaggio gas) o “low double/high-single digit” con un modello contrattualizzato (stoccaggio di energia e progetti green).

Snam stima una crescita media annua (CAGR) dell’EBITDA tra il 6 e l’8% dal 2022 al 2030.