Servizi Finanziari (-0,9%) – Vendite su Exor (-2%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dello 0,9% e in linea all’analogo indice europeo (-0,5%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1%) e tenendo meglio del Ftse Mib (-1,4%).

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, i timori sono aumentati per l’apparizione di una nuova variante in Sudafrica, di cui si resta in attesa di maggiori elementi per capirne la portata.

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.

L’andamento incolore del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale rallenta Nexi (-0,7%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. In rosso Exor (-2%), che nella prima metà del 2022 disporrà di liquidità per 9 miliardi da destinare agli investimenti.

Sul Mid Cap flat Cerved (-0,1%), vicino al delisting. Ok doValue (+0,3%), che ha perfezionato due cartolarizzazione GACS da 3,5 miliardi, mentre frena Banca Ifis (-1,3%), al lavoro sul nuovo industriale. Realizzi su illimity (-1%), che ha concluso un nuovo finanziamento da 25 milioni e sottoscritto un bond da 10 milioni, oltre ad avere acquistato un portafoglio crediti da 36 milioni.

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-1,4%), il cui cda ha approvato le condizioni dell’aumento di capitale da massimi 23 milioni.