Servizi Finanziari (-1,3%) – Lettera su Exor (-1,9%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dell’1,3% e in linea all’analogo indice europeo (-0,9%), risentendo dello stop del comparto bancario (-1,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%).

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, si resta in attesa di maggiori elementi per capire la portata della nuova variante sudafricana del Covid-19, anche se le prime impressioni sembrano essere positive.

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.

L’andamento incolore del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib contiene il calo Banca Generali (-0,1%), in attesa del dato sulla raccolta netta di novembre.

Sul listino principale rallenta Nexi (-0,3%), con la società che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. Vendite su Exor (-1,9%).

Sul Mid Cap flat Cerved (-0,1%), vicino al delisting. Sottotono doValue (-0,3%) e Banca Ifis (-0,8%), al lavoro sul nuovo industriale. Realizzi su illimity (-1,3%), che ha finalizzato un’altra operazione di Capital Markets.

Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,8%), alle prese con l’aumento di capitale da massimi 23 milioni.