Banche (+2,1%) – In spolvero UniCredit (+4,6%) e Pop. di Sondrio (+2,5%)

Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo del 2,1% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+0,9%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (0,0%).

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, si resta in attesa di maggiori elementi per capire la portata della nuova variante sudafricana del Covid-19, anche se le prime impressioni sembrano essere positive.

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed.

In questo scenario, con lo spread rimasto sotto i 130 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti, con il focus tornato sul consolidamento.

Sul Ftse Mib bene UniCredit (+4,6%), che ha da poco presentato il nuovo piano industriale e per cui al momento l’M&A non è una priorità. In evidenza Banco Bpm (+1,4%) e Bper (+1,5%), di nuovo al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A.

Sul Mid Cap ok Mps (+0,3%), con il Tesoro che sta portando avanti la discussione con l’UE per la proroga relativa alla presenza pubblica nel capitale in attesa di definire le modalità per la privatizzazione e dell’aggiornamento del piano industriale. Acquisti su Carige (+8,1%), in attesa di novità sulla quota di controllo. In luce Popolare di Sondrio (+2,5%), tornato al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A e in attesa della trasformazione in Spa.

Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (-1,9%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.