Prosegue la graduale ripresa del traffico aereo in Italia e in Europa. Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che nel mese di novembre 2021 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una flessione rispetto al corrispondente mese del 2019 (quindi pre-Covid) contenuta al 12,8%.
Tale variazione rappresenta il miglior dato da inizio pandemia, a conferma della graduale normalizzazione del traffico dopo le difficoltà imposte dalle restrizioni ai viaggi, a partire da marzo 2020, per arginare i contagi.
Da sottolineare inoltre che l’aggregato complessivo dei primi 11 mesi del 2021 evidenzia una diminuzione del 44,5% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Un dato che fa ben sperare per una chiusura d’anno 2021 con una lettura migliorativa rispetto alla riduzione del 50% prevista dalle principali organizzazioni di settore, come IATA e la stessa Eurocontrol.
A livello europeo, nel mese di novembre si registra un calo del 24,7% rispetto allo stesso mese del 2019 e anche in questo caso si tratta della flessione più contenuta da marzo 2020. L’aggregato del periodo gennaio-novembre mostra in questo caso un valore negativo del 48,2%.
Il trend degli ultimi mesi, grazie anche alla sempre maggior diffusione delle campagne di vaccinazione, permette dunque di guardare con cauto ottimismo al futuro, seppur in un contesto ancora soggetto a incertezze, tra cui si è aggiunta nell’ultimo periodo la scoperta della variante Omicron.
Ricordiamo infine che il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.
Per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Grazie ad uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.