Banche (+0,1%) – Ottava pimpante per UniCredit (+1,9%), Bper (+2,5%) e Pop. di Sondrio (+2,4%)

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un leggero rialzo dello 0,1% e in direzione opposta rispetto all’analogo indice europeo (-0,8%), non impedendo però al Ftse Mib (-0,4%) di chiudere in territorio negativo.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, si resta in attesa di maggiori elementi per capire la portata della nuova variante sudafricana del Covid-19.

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’accelerazione del tapering da parte della Fed.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area i 130 pb, sul comparto bancario sono prevalsi di poco gli acquisti, con il focus tornato sul consolidamento.

Sul Ftse Mib bene UniCredit (+1,9%), che ha da poco presentato il nuovo piano industriale e per cui al momento l’M&A non è una priorità, e Bper (+2,5%), che ha presentato al FITD un’offerta non vincolante per l’acquisizione di Carige, respinta per il momento. Prese di beneficio su Sanpaolo (-0,5%), con il nuovo piano industriale che sarà presentato a febbraio 2022 e di cui il de-risking sarà uno dei pilastri, e Banco Bpm (-0,5%), aperto a potenziali opportunità di aggregazione.

Sul Mid Cap in luce Mps (+2,9%), con il Tesoro che sta portando avanti la discussione con l’UE per la proroga relativa alla presenza pubblica nel capitale in attesa di definire le modalità per la privatizzazione e dell’aggiornamento del piano industriale. Scatta Carige (+10,9%), con il FITD che per ora ha rigettato l’offerta di Bper. Ben intonata Popolare di Sondrio (+2,4%), tornato al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A e in attesa della trasformazione in Spa.

Sullo Small Cap denaro su Banca Profilo (+1,2%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.