Oil & Gas (-0,6%) – I timori per il diffondersi di Omicron appesantiscono il greggio

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dello 0,4% a 26.611 punti, in una settimana in cui l’attenzione degli operatori era rivolta in particolare alle riunioni delle banche centrali.

Gli istituti monetari in giro per il mondo stanno valutando le misure per contrastare le pressioni inflazionistiche, tenendo conto al contempo dei rischi per la crescita economica posti dal diffondersi della variante Omicron del Covid.

La Bce ha annunciato che ridurrà gli acquisti di asset del piano Pepp fino a chiuderli a marzo, quando raddoppierà invece quelli del programma App. Il presidente Christine Lagarde ha però dichiarato che resta improbabile un rialzo dei tassi nel 2022.

Una view diversa da quella di altri istituti centrali, con la Bank of England che ha alzato il costo del denaro e la Federal Reserve che ha previsto tre aumenti dei tassi nel 2022 dopo aver raddoppiato il ritmo del tapering.

Ottava volatile per le quotazioni del greggio, tra le crescenti preoccupazioni circa l’impatto sulla domanda di carburante della diffusione della variante Omicron e la prospettiva di un minor supporto monetario all’economia.

A indebolire i prezzi contribuiscono i timori sul fatto che le mosse delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione possano frenare la ripresa dell’economia, oltre ai segnali di un rallentamento della domanda in Asia.

Nel corso della settimana, inoltre, l’Agenzia internazionale dell’energia ha dichiarato che il mercato globale del petrolio è tornato in una situazione di surplus, complici le limitazioni a viaggiare imposte per arginare la diffusione di Omicron.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,6% w/w, rispetto al -0,9% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Tenaris (+1,2% w/w), mentre sono prevalse le vendite su Eni (-1,3% w/w) e Saipem (-1,7% w/w).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rosso Saras (-2,6% w/w). Bilancio settimanale in lieve rialzo, invece, per Maire Tecnimont (+0,5% w/w), il cui Cda ha approvato il lancio del suo primo programma di Euro Commercial Paper per l’emissione di una o più Note non convertibili.

Il Gruppo, inoltre, si è aggiudicato da Eni i lavori di ingegneria, con una possibile conversione in EPC (Engineering, Procurement and Construction) al concretizzarsi di determinate condizioni, per un impianto di cattura di CO2 generata dalla centrale di gas naturale di Casalborsetti, in provincia di Ravenna.