Servizi Finanziari (-3,1%) – Avvio negativo per Exor (-3,9%) e Anima (-3,6%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso del 3,1% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,6%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,3%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,6%).

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, si resta in attesa di maggiori elementi per capire la portata della nuova variante sudafricana del Covid-19.

Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’accelerazione del tapering da parte della Fed.

Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-3,6%) sul Mid Cap.

Sul listino principale stop per Nexi (-2,9%), che darà origine a un player europeo dei pagamenti digitali con la fusione SIA e Nets. Male Exor (-3,9%), reduce dalla cessione di PartnerRe a Covèa.

Sul Mid Cap flat Cerved (+0,1%), vicino al delisting. Sottotono doValue (-0,4%), che agirà da servicer in una cartolarizzazione da 1,8 miliardi, e Banca Ifis (-2,4%), al lavoro sul nuovo industriale. Realizzi su illimity (-3,8%), che resta in prossimità dei massimi storici. In rosso BFF Bank (-2%), che si è aggiudicata la procedura negoziata istituita dal Fondo Pensioni Regione Siciliana per il servizio di banca depositaria.

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,9%), il cui aumento di capitale da massimi 23 milioni è terminato ieri.