Il Ftse Italia Banche termina l’ottava (corta a causa delle festività natalizie) con un rialzo dell’1,8% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+3,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,5%).
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. Inoltre, si resta in attesa di maggiori elementi per capire la portata della nuova variante Omicron del Covid-19.
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’accelerazione del tapering da parte della Fed.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 130-140 pb, sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti.
Sul Ftse Mib bene UniCredit (+2,9%), in attesa di iniziare ad implementare il nuovo piano strategico recentemente approvato, e Intesa Sanpaolo (+2,1%), che alzerà il velo sul nuovo piano industriale il prossimo febbraio e per cui è sempre più probabile la conferma dell’attuale vertice nell’assemblea del 29 aprile 2022. Rallenta Bper (-0,8%), disposta ad approfondire i termini dell’offerta presentata per Carige.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-2,8%), con il Tesoro che sta portando avanti la discussione con l’UE per la proroga relativa alla presenza pubblica nel capitale in attesa di definire le modalità per la privatizzazione e nel cui ambito il cda ha approvato il nuovo piano strategico 2022-2026, che prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi da effettuare entro il 2022. Ben intonata Popolare di Sondrio (+3%), in attesa dell’assemblea chiamata ad approvare la trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap ok Carige (+8,6%), in attesa di capire come si comporterà il FITD dopo la presa di posizione di Bper e con la banca che prosegue il de-risking.