In evidenza il titolo Iveco che guadagna il 4,4% a 10,6 euro rispetto al +0,2% del Ftse Mib, balzando in testa allo stesso Ftse Mib. Al momento i volumi scambiati ammontano a 1.510.331 unità.
Intesa Sanpaolo ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e target price di 16,9 euro (per un potenziale upside del 60% circa rispetto alle attuali quotazioni). Gli esperti sono consapevoli del fatto che ad oggi, alla luce della debole storica performance del business, il mercato non sembra prezzare la piena esecuzione del piano al 2026 o il potenziale di upside legato ad un valore di break-up in caso di M&A, ma allo stesso tempo notano che gli attuali prezzi non scontano neanche i fondamentali al 2022/2023 e o i target di medio termine al 2024.
Settimana scorsa anche Goldman Sachs ed Equita Sim avevano avviato la copertura sul titolo fissando rispettivamente il prezzo obiettivo a 12 euro e 18 euro. Gli analisti della di Equita ritengono che il flowback offra multipli di entrata cheap. Inoltre, sempre per Equita Sim, Iveco Group dispone delle risorse necessarie per rilanciarsi e l’M&A potrebbe essere lo strumento per accelerare.
Iveco Group ha recentemente sottoscritto un finanziamento sindacato di 1,9 miliardi con Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Barclays, BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mizuho Bank, Santander CIB, Société Générale e Unicredit in qualità di Bookrunners e Mandated Lead Arrangers.
Inoltre, Microvast, società americana che fornisce tecnologie per batterie di nuova generazione per veicoli commerciali e speciali, ha annunciato che fornirà i sistemi batteria per il nuovo autobus urbano e interurbano Crossway Low Entry di Iveco che sarà presentato alle gare d’appalto nel 2022, con potenziali prime consegne dal 1H23.