Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un rialzo dello 0,7% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+1,9%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (-0,3%).
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus è rimasto sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto potrebbero essere gestibili.
L’attenzione è tornata anche sulla possibile stretta monetaria prima del previsto da parte della Fed per contrastare le pressioni inflazionistiche.
In questo scenario, con lo spread attestatosi in area 130-135 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana positiva.
Sul Ftse Mib in spolvero Intesa Sanpaolo (+4,5%), il cui cda il prossimo 3 febbraio approverà il nuovo piano industriale e che prosegue l’espansione in Svizzera, e Bper (+2,4%), concentrata sul deal Carige dopo l’esclusiva ricevuta fino al 15 febbraio 2022. Frena UniCredit (-5%), al centro dei rumor su una possibile acquisizione in Russia.
Sul Mid Cap frena Mps (-2,6%), che prosegue le interlocuzioni con le autorità in merito al piano industriale 2022-2026. Molto bene Popolare di Sondrio (+4,4%), reduce dalla trasformazione in Spa nelle scorse settimane.
Sullo Small Cap ritraccia Carige (-12,1%), in attesa che Bper avvii la due diligence e con il prezzo che si è allineato al corrispettivo d’Opa proposto dalla banca modenese.