Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata negativa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,9%, il Dax l’1,4% e il Ftse 100 lo 0,5%. A Wall Street, il Nasdaq perde il 2,1%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones lo 0,8%
In ribasso le quotazioni del greggio, con gli operatori che attendono di capire se l’Opec+ riuscirà a rispettare gli impegni presi ad aumentare la produzione dopo che negli ultimi mesi alcuni membri del gruppo non sono riusciti a rispettare le proprie quote.
Nel meeting di ieri l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e gli alleati guidati dalla Russia ha concordato di attenersi al piano di incrementi moderati dell’offerta da 400.000 barili al giorno anche a marzo.
Il greggio è comunque sulla strada per chiudere la settima settimana consecutiva di guadagni, con diverse banche inclusa Goldman Sachs che prevedono che i prezzi possano raggiungere i 100 dollari nei prossimi mesi.
Shell ha dichiarato che aumenterà il ritmo dei ritorni agli investitori quest’anno dopo i solidi risultati ottenuti nel 2021 grazie all’incremento dei prezzi del petrolio. In particolare, la società aumenterà il ritmo dei suoi riacquisti di azioni a 8,5 miliardi di dollari nella prima metà del 2022, inclusi i restanti 5,5 miliardi provenienti dalla sua cessione nel Permiano. Shell, a gennaio, aveva promesso solo di procedere con i suoi riacquisti “al ritmo” già stabilito.
Aumentato anche aumentato il dividendo annuale del 37% a 0,8935 dollari per azione da 0,6530 dollari del 2020. La società aumenterà il dividendo del primo trimestre 2022 a 0,25 dollari per azione dagli 0,24 dollari dati per il quarto trimestre del 2021.