Nell’ultima seduta il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell’1,1% a 27.088 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha registrato il -1,8% rispetto al -0,4% del corrispondente indice settoriale europeo.
Borse europee in discesa dopo i meeting della Bce e della Bank of England.
L’Eurotower ha confermato i tassi di interesse e la forward guidance, ribadendo la fine del programma di acquisti Pepp a marzo e il proseguimento dei reinvestimenti fino al 2024. Gli acquisti regolari da 20 miliardi al mese verranno invece ridotti gradualmente a partire da ottobre. Il Consiglio direttivo resta pronto a adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione laddove necessario.
Nella successiva conferenza stampa Christine Lagarde, presidente della Bce, ha affermato che la crescita nel primo trimestre rimarrà debole e che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.
Nuove valutazioni verranno condotte a marzo con i dati aggiornati ma un aumento dei tassi resta improbabile finché l’inflazione non raggiungerà stabilmente il target del 2% e non verrà comunque eseguito prima del termine degli acquisti netti di asset.
La Bank of England, invece, ha alzato i tassi di 25 punti base allo 0,5% e ha segnalato che inizierà a ridurre le partecipazioni obbligazionarie.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, gli indici Pmi di gennaio dell’eurozona hanno evidenziato una nuova frenata della crescita, a causa della variante Omicron che ha ostacolato l’attività, soprattutto nel settore dei servizi. I prezzi alla produzione industriale, inoltre, hanno riportato un incremento del 12,2% nel 2021. (+2,9% mensile e +26,2% annuo a dicembre).
L’inflazione nell’area Ocse ha raggiunto il massimo dal 1991, toccando il 6,6% a dicembre mentre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa si sono attestate a 238 mila unità, inferiori alle attese e alla rilevazione precedente.
Il tutto in attesa del Job Report, dopo il rapporto mensile Adp da cui è emersa la perdita di 301 mila impieghi nel settore privato americano, il dato peggiore dall’aprile 2020, anche a causa dell’impatto di Omicron.
Tornando a Piazza Affari, in ribasso tutte le big del settore. In particolare male Ferrari (-3,7%), nonostante Intesa Sanpaolo abbia alzato da 220 a 230 euro il target price sul titolo, confermando la raccomandazione hold. I conti del quarto trimestre 2021 sono stati caratterizzati da un forte mix di prezzo e da Ebit, utile netto e free cash flow oltre le attese, mentre la guidance 2022 implica una redditività a/a più debole, cosa che pone il 2022 come un anno di transizione, spiegano gli analisti.
In leggero ribasso tutte e due le mid cap del settore, mentre tra le small cap in evidenza Sogefi (+2,5%).