Utility (-1,2%) – Resiste Hera (-0,5%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,2%, poco al di sotto del corrispondente europeo (-1%) e del Ftse Mib (-1,1%).

Borse europee in calo nel giorno della riunione della Bce, che ha confermato i tassi di interesse e la forward guidance. Christine Lagarde ha affermato che la crescita nel primo trimestre rimarrà debole e che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.

La Bank of England, invece, ha alzato i tassi di 25 punti base allo 0,5% e ha segnalato che inizierà a ridurre le partecipazioni obbligazionarie. Gli indici Pmi di gennaio dell’eurozona hanno evidenziato una nuova frenata della crescita.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia di 10 punti base a 149 bp, con il rendimento del decennale italiano all’1,64%, sui massimi dal 2020.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big resiste Hera (-0,5%) che ha siglato con Federdistribuzione due protocolli d’intesa, di durata triennale, per collaborare su progetti di economia circolare ed efficienza energetica.

Terna (-2,3%) ha lanciato con successo la prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a un miliardo. L’emissione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con una richiesta massima di più di 4 miliardi, oltre 4 volte l’offerta.

Tra le mid, in coda ERG (-3,2%), mentre fra le small contiene le vendite algoWatt (-0,5%).