Mediobanca – Nagel: “Continuiamo a guardare a possibilità di crescita esterna”

“Noi continuiamo a guardare a possibilità di crescita per linee esterne ma queste devono sposarsi con un ritmo accelerato di crescita organica che in questo momento abbiamo. Dobbiamo guardare a opportunità utili e che non facciano deragliare la nostra crescita. Le chance devono essere in linea con quello che stiamo facendo”.

Lo ha affermato nel corso della conference call sui risultati il Ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, aggiungendo: “Guardiamo per esempio a reti di promozione finanziaria in mercati dove abbiamo già una presenza ma vogliamo renderla piu’ rotonda con le sinergie come l’Italia, Monaco e il Lussemburgo per la distribuzionePuntiamo reti di banker o promotori.

“Nell’asset management siamo interessati a fare altre operazioni tipo Bybrook, in Uk, in America o in Francia, Paesi dove la cultura” di questa attività “è più diffusa. Vogliamo rendere più ampia la base nell’illiquid credit, declinando così la presenza geografica rispetto alla distribuzione e alla produzione. Per quanto riguarda la size oggi non sono disponibili operazioni di taglio medio grande. Non ci sono operatori in vendita, non ci sono dossier sul tavolo”, ha proseguito il manager.

“Abbiamo lavorato in questi anni per potenziare l’advisory, abbiamo potenziato le attività estere con Messier & Associe’s, oggi abbiamo un vantaggio competitivo grazie al brand e intendiamo portare dentro nuovi banker ma anche guardare ad altre operazioni tipo Messier & Associe’s, di stampo regionale ma anche di industry”, ha proseguito l’Ad.

“Nel credito al consumo ci interessa quello che accelera la nostra strategia digitale, per esempio l’acquisizione di partner Fintech in grado di accelerare il percorso già niziato da Compass”, ha sottolineato il Ceo.

“Il wealth management è anche una questione di taglia, in Italia c’è una quantità di risparmio abbondante quindi esiste la possibilità di crescere organicamente ed extra organicamente. Non vedo un tema di sostenibilità, abbiamo la possibilità di continuare a crescere anche in modo organico”, ha spiegato ancora l’Ad.In

In merito alla remunerazione degli azionisti, Nagel ha spiegato che i buy-back “rientrano nella nostra strategia negli ultimi anni, quindi li vedrei come una soluzione possibile. Penso che ogni anno un po’ di buy-back sia ben accolto. Dobbiamo valutare le dimensioni e i tempi”.

Il manager si è poi soffermato su Generali, di cui Mediobanca detiene poco meno del 13% del capitale, riportando: “Oggi il contributo della partecipazione in Generali Ass. ha una funzione positiva per raggiungere i nostri target. Esprimiamo un rappresentante nel consiglio della partecipata, vedremo se ad esito dell’assemblea questo sarà confermato, in quel caso avremo lo stesso trattamento contabile”.

Il trattamento che l’istituto fa della partecipazione Generali in bilancio dipende da un principio Ias che “consiste nel fatto che esprimiamo un rappresentante in cda”. Nel caso in cui il rappresentante non sarà confermato “avremo un trattamento contabile diverso ma avremo comunque un contributo positivo. Comunque, sia se la lista arrivasse prima, sia se arrivasse seconda, a oggi mi pare improbabile non avere un nostro rappresentate” in cda. Lo ha affermato l’a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel, intervenendo in conference call.

In merito alla possibile cessione del 3% di Generali, il Ceo ha precisato che Mediobanca ha “un atteggiamento molto basato sui numeri e sul contributo che la partecipazione assicurativa dà. Alternative sono sempre considerate nella misura in cui il contributo al conto economico sia positivo. Oggi il contributo di Generali è nettamente superiore al nostro costo del capitale e ci aiuta a raggiungere i nostri target di piano”.

Intorno alle 16:50 il titolo guadagna il 2,2% dopo i risultati, un andamento sostanzialmente in linea con l’indice di settore (+2,4%).