Nell’ultima seduta il Ftse Mib ha chiuso in rialzo del 2,7% a 27.128 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha registrato il +3,4% rispetto al +3,9% del corrispondente indice settoriale europeo.
Si attenuano le preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.
Si allenta anche la pressione sul comparto del reddito fisso, innescata nei giorni scorsi dai timori per un rapido ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.
Tuttavia, oggi potrebbe esserci un nuovo aumento della volatilità in seguito alla pubblicazione dei dati americani sui prezzi al consumo di gennaio. Il report dovrebbe evidenziare una nuova accelerazione oltre il 7% annuo e verrà monitorato dalla Fed per calibrare le misure di contrasto alle persistenti pressioni inflazionistiche. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di almeno cinque ritocchi ai tassi di interesse e una parziale riduzione del bilancio dell’istituto entro fine anno.
In Europa, invece, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha dichiarato che gli investitori potrebbero aver reagito in modo eccessivo ai commenti della scorsa settimana di Christine Lagarde. I toni del presidente della Bce hanno infatti indotto gli economisti ad anticipare le previsioni sugli aumenti dei tassi, mentre le successive rassicurazioni in merito ad un approccio cauto sono passate quasi inosservate.
Tra le big del comparto spiccano Iveco (+6,9%) e Cnh (+5,6%) all’indomani dei risultati preliminare del 2021 (Iveco) e del quarto trimestre 2021 (Cnh).
In evidenza anche Stallantis (+4,1%) e Ferrari (+3,1%). Poco sotto la parità Pirelli (-0,2%).
Nel segmento delle mid cap bene Piaggio (+2%), mentre tra le small cap spicca Immsi (+3,1%).