Industria (+3,8%) – Sugli scudi Buzzi Unicem (+6,1%) ed El-En (+6,1%)

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo (+2,7%) a 27.128 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha terminato gli scambi a +3,8%, rispetto al +2,7% del corrispondente indice europeo.

Si attenuano le preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.

Si allenta anche la pressione sul comparto del reddito fisso, innescata nei giorni scorsi dai timori per un rapido ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.

Tuttavia, oggi potrebbe esserci un nuovo aumento della volatilità in seguito alla pubblicazione dei dati americani sui prezzi al consumo di gennaio. Il report dovrebbe evidenziare una nuova accelerazione oltre il 7% annuo e verrà monitorato dalla Fed per calibrare le misure di contrasto alle persistenti pressioni inflazionistiche. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di almeno cinque ritocchi ai tassi di interesse e una parziale riduzione del bilancio dell’istituto entro fine anno.

In Europa, invece, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha dichiarato che gli investitori potrebbero aver reagito in modo eccessivo ai commenti della scorsa settimana di Christine Lagarde. I toni del presidente della Bce hanno infatti indotto gli economisti ad anticipare le previsioni sugli aumenti dei tassi, mentre le successive rassicurazioni in merito ad un approccio cauto sono passate quasi inosservate.

Tra le big in forte rialzo Buzzi Unicem (+6,1%) dopo che i dati preliminari sul 2021 hanno evidenziato ricavi in crescita per 3,4 miliardi. Più staccata, ma lo stesso ben intonata, Interpump (+2%).

Nel segmento delle mid cap spicca El.En (+6,1%), che archivia la seduta in vetta al Ftse Italia Star (+2,4%). Banca Akros ha recentemente confermato il rating buy e target price di 21 euro sul titolo, dichiarandosi allineata con la guidance della società.

Ancora in evidenza Cementir (+5,5%) spinta ancora dai buoni risultati preliminari del 2021 pubblicati lunedì scorso assieme al Piano Industriale 2022-2024.

Bene anche Biesse (+5%).

Nel segmento delle small cap in evidenza Cembre (+5,5%) e  LU-VE (+5%).