Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dell’1,9% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,2%), risentendo della frenata del comparto bancario (-2%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,1%).
Gli operatori monitorano la situazione in Ucraina, su cui sono arrivati segnali di distensione grazie alla possibilità di arrivare a una soluzione tra Russia e Paesi dell’Occidente attraverso la diplomazia, anche se la minaccia di un’invasione russa non è del tutto scongiurata.
Il sentiment, inoltre, resta frenato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.
Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-2,5%) sul Mid Cap.
Sul listino principale rallenta Nexi (-3,1%), che con l’incorporazione di SIA ha dato ufficialmente vita a un player europeo dei pagamenti digitali e con Fitch che ha alzato il rating. Vendite su Exor (-2%), in linea con l’andamento delle principali partecipate quotate.
Sul Mid Cap lettera su doValue (-2,9%), in lizza come servicer per un portafoglio di Npe da 5,2 miliardi in Grecia secondo rumor e il cui cda ieri ha approvato i conti, e Banca Ifis (-1,6%), che ha alzato il velo sul nuovo piano industriale. Realizzi su illimity (-1,4%), che ha lanciato b-ilty.
Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,2%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e con l’azionista di riferimento Trinity che lancerà un’Opa.