Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo del 3% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-2,1%), risentendo della frenata del comparto bancario (-1,8%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,7%).
In primo piano restano le tensioni internazionali legate alla possibile invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, malgrado gli sforzi diplomatici per scongiurare un conflitto.
La Francia aveva annunciato un accordo di massima per un vertice fra Usa e Russia, ma il Cremlino ha precisato che non ci sono ancora piani concreti per un incontro, alimentando nuovamente le preoccupazioni. Washington è pronta a dialogare solo in caso di rinuncia all’attacco da parte di Mosca, che da parte sua continua a smentire l’intenzione di invadere i confini.
Il sentiment, inoltre, resta frenato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.
Lo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale risale Nexi (+1%), che con l’incorporazione di SIA ha dato ufficialmente vita a un player europeo dei pagamenti digitali e che secondo rumor potrebbe acquisire il merchant acquiring di Bper. In rosso Exor (-4,5%), che ha raggiunto un accordo transattivo da 746 milioni con l’Agenzia delle Entrate.
Sul Mid Cap lettera su doValue (-5,1%), che entro giugno potrebbe rivedere l’accordo con UniCredit, e Banca Ifis (-5,6%), che incorporerà Credifarma in Farbanca. Realizzi su illimity (-3,5%), la cui assemblea ha approvato l’adozione del sistema monistico.
Sullo Small Cap flat Banca Intermobiliare (0,0%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e con l’azionista di riferimento Trinity che lancerà un’Opa.