Utility (-1,8%) – Denaro su Edison (+1,8%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,8%, sostanzialmente in linea al corrispondente europeo (-1,9%) e al Ftse Mib (-1,7%).

Seduta in calo per le borse europee, orfane di Wall Street e ancora frenate dalle tensioni in Ucraina mentre sullo sfondo restano i dubbi legati alle prossime mosse delle banche centrali. Putin ha dichiarato che lunedì deciderà sulla richiesta di riconoscimento di indipendenza delle due repubbliche separatiste, dopo aver precisato che non ci sono piani concreti per un vertice con Biden. Intanto gli indici Pmi dell’eurozona hanno segnalato una forte espansione a febbraio, in scia all’allentamento delle restrizioni per il Covid.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è allargato a 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,91%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big resiste Snam (-0,4%).

Il Cda di Industrie De Nora, controllata al 64% dalla famiglia De Nora e partecipata da Snam con circa il 36%, ha deliberato di avviare l’iter per la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie su Euronext Milan e la richiesta a Consob di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo. L’operazione sarà parte in aumento di capitale e parte in vendita di azioni e dovrebbe valere attorno a 5 miliardi. Nella compagine azionaria resteranno gli attuali soci.

Segue Terna (-0,7%) che ha avviato i lavori della nuova linea elettrica ‘Colunga-Calenzano’, tra Emilia-Romagna e Toscana. Un’opera strategica per l’intero sistema elettrico nazionale grazie a un investimento di 170 milioni.

Tra le mid, in coda Acea (-2,2%), mentre fra le small continua il buon momento di Edison che ha chiuso a +1,8%. Giù Seri Industrial, che risulta anche in coda all’intero comparto a -3,7%.