Nelle sedute dal 21 al 25 febbraio il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un +2,5%, al di sopra del corrispondente europeo (+1,7%) e del Ftse Mib (-2,8%).
Settimana appesantita in particolare dall’invasione russa in Ucraina che ha accentuato le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è attestato a 160,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,837%.
Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big in evidenza Terna (+6,4%) che ha avviato i lavori della nuova linea elettrica ‘Colunga-Calenzano’, tra Emilia-Romagna e Toscana. Un’opera strategica per l’intero sistema elettrico nazionale grazie a un investimento di 170 milioni.
Segue Snam (+2,9%). Il Cda di Industrie De Nora, controllata al 64% dalla famiglia De Nora e partecipata da Snam con circa il 36%, ha deliberato di avviare l’iter per la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie su Euronext Milan e la richiesta a Consob di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo. L’operazione sarà parte in aumento di capitale e parte in vendita di azioni e dovrebbe valere attorno a 5 miliardi. Nella compagine azionaria resteranno gli attuali soci.
Enel (+1,8%), nell’asta del mercato della capacità in Italia, si è aggiudicata contratti per 12,9 GW su un totale di circa 41,5 GW assegnati dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale per l’anno di consegna 2024.
Hera (+0,6%) ha ricevuto il premio Top Utility Assoluto 2022 con la seguente motivazione: “per gli ottimi risultati ottenuti in tutte le aree analizzate, con particolare riferimento al rapporto con gli stakeholder, all’attenzione alla trasparenza e alla comunicazione. Hera si è inoltre confermata all’avanguardia nella digitalizzazione dei processi aziendali e nella sostenibilità delle operations”.
A2A (+0,4%) nel 2021 ha riportato risultati consolidati preliminari in forte crescita, con Ebitda Ordinario a 1,39 miliardi (+18% a/a), investimenti ed M&A pari a 1,79 miliardi (vs 0,88 miliardi nel 2020), Posizione Finanziaria Netta a 4,11 miliardi e 5 TWh di energia verde venduta (+28% a/a).
Tra le mid guida ERG (+10,3%) che si è aggiudicata 14 MW di capacità (Capacità Disponibile in Probabilità) relativa a sistemi di accumulo di energia nell’asta del Capacity Market indetta da Terna per il mercato italiano. Si tratta di 2 impianti con sistemi di accumulo elettrochimico per complessivi 22MW di capacità installata in Sud Italia rispettivamente da 10 MW (6 MW in CDP) e 12 MW (8 MW in CDP).
Segue Alerion Clean Power (+7,9%) che nel 2021 ha registrato risultati consolidati preliminari in crescita con ricavi a 154 milioni (+40% a/a), EBITDA a 132 milioni (+63% a/a), utile netto a 50 milioni (+56% a/a), indebitamento finanziario netto in aumento a 503 milioni. Il management ha rivisto al rialzo la guidance 2022, con EBITDA a circa 236 milioni e utile netto consolidato a circa 130 milioni.
Il Cda ha inoltre approvato il nuovo Piano Industriale 2022-2025, che indica un incremento della potenza installata fino a 3,8 GW nel 2025, investimenti complessivi per circa 3,1 miliardi e un EBITDA nel 2025 pari a circa 440 milioni.
Iren (+3%) è risultata assegnataria di due nuovi impianti di accumulo con batterie in Sardegna nell’asta del capacity market indetta da Terna. I nuovi impianti, rispettivamente di 40 MW e 8 MW, entreranno in esercizio nel 2024 e per 15 anni saranno a disposizione di Terna per garantire il bilanciamento della rete.
Falck Renewables (0,0%) ha comunicato che a seguito del closing dell’acquisizione dell’intero 60% detenuto da Falck in Falck Renewables da parte di Green Bidco, quest’ultimo ha reso noto che si sono verificati i presupposti di legge per la promozione di un’OPA obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie Falck Renewables, a un prezzo di 8,81 euro per azione e per un controvalore massimo complessivo di 1,327 miliardi.
Tra le small, positiva Edison (+1,2%) che ha siglato con Eni e Ansaldo Energia un accordo per l’avvio di uno studio di fattibilità per la produzione di idrogeno verde o blu da utilizzare in sostituzione di una quota di gas naturale quale combustibile della nuova centrale termoelettrica Edison a Porto Marghera.
Giù Seri Industrial, che risulta anche in coda all’intero comparto a -7,5%.