Il Ftse Italia Banche termina con un forte ribasso del 7% e in linea all’analogo indice europeo (-6,8%), frenando anche il Ftse Mib (-4,1%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.
In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 150 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.
Sul Ftse Mib frenano, tra le altre, UniCredit (-7%), che ha rassicurato sulla solidità della propria controllata in Russia, Bper (-7,4%), che potrebbe valutare altre opportunità di crescita ma al momento concentrata sul deal Carige, e Banco Bpm (-6,7%), che ha ceduto il 39,5% di Factorit a Popolare di Sondrio (-6%).
Sul Mid Cap stop per Mps (-4,3%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.
Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,4%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.