Tech (-1,3%) – Giù Tim (-14%) dopo i conti e il piano

Il Ftse Italia Tecnologia termina a -1,3% a fronte del -1,9% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del -2,3% del Ftse Mib.

Borse europee di nuovo in calo, con focus sui colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina, le sanzioni imposte a Mosca dai Paesi Occidentali e i possibili impatti sull’economia globale e sulla politica monetaria.

La Fed ha confermato il rialzo dei tassi di 25 punti base a marzo ma Powell ha ammonito sui rischi per l’inflazione derivanti dal conflitto, mentre nell’ultima riunione il Consiglio direttivo Bce ha giudicato appropriata una normalizzazione della politica monetaria.

Nell’eurozona, gli indici Pmi servizi e composito evidenziano un rilancio della crescita a febbraio, gennaio la disoccupazione è scesa al 6,8% e i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 5,2% mensile. In Italia disoccupazione in diminuzione all’8,8% a gennaio. Negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono diminuite più del previsto, al livello più basso da inizio anno (215 mila), aspettando il job report di oggi.

Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in lieve calo Stm (-0,7%) mentre crolla la tlc Telecom Italia (-14%) dopo i conti del 2021, che hanno evidenziato una perdita di 8,7 miliardi dopo una maxi-svalutazione, e la guidance deludente sul 2022. Il Cda ha approvato il piano al 2024, che prevede una separazione delle attività e ha dato mandato al Ceo Labriola di negoziare con un consorzio guidato da Ardian la cessione di una quota di Inwit (+2,4%).

Negative le mid cap, mentre fra le aziende a minor capitalizzazione ritraccia Digital Bros (-10,2%) dopo il rialzo della seduta rpecedente.

TXT ha completato l’analisi preliminare dei ricavi attesi per il primo trimestre 2022.