Tim – Titolo in forte ribasso (-11,7%) dopo conti e guidance debole

Vendite sostenute sulle azioni Telecom Italia, all’indomani della pubblicazione dei risultati del 2021 e del piano al 2024. Il titolo cede l’11,7% in area 0,304 euro, realizzando la peggior performance tra le società del Ftse Mib (-0,2%). Ad appesantire le quotazioni del colosso delle telecomunicazioni sono diversi elementi.

Innanzitutto, la perdita netta di 8,7 miliardi registrata a seguito della svalutazione del goodwill pari a 4,1 miliardi domestico e lo stralcio delle attività per imposte anticipate pari a 3,8 miliardi. A deludere è stato anche il mancato annuncio del dividendo per le azioni ordinarie e di risparmio.

A ciò si somma una guidance molto prudente e inferiore alle attese degli analisti, in particolare per quanto riguarda l’Ebitda after lease 2022 previsto in riduzione “mid-to-high teen”.

Con riferimento al piano, Tim ha dato mandato all’Ad Pietro Labriola di predisporre il progetto esecutivo di riorganizzazione che prevede una configurazione aziendale ottimizzata composta da specifiche legal entities, ServCo e NetCo.

Con la finalizzazione del piano industriale, gli advisor finanziari e legali del Cda hanno ricevuto tutti gli elementi rilevanti e necessari per rispondere alla manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante di KKR, in merito alla quale il Ceo Labriola sottolinea “una serie di elementi di incertezza che la rendono poco comparabile con le prassi del mercato finanziario”.

Infine, Tim ha ricevuto da Ardian una proposta per l’acquisto di una partecipazione in Inwit e ha dato mandato all’Ad per la negoziazione dell’accordo.