Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo del 10,9% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+9,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+6,9%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto da parte delle banche centrali.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 150 pb, il comparto bancario ha proseguito il tentativo di rimbalzo dopo le forti vendite delle ultime sedute.
Sul Ftse Mib in forte rimonta, tra le altre, UniCredit (+11,7%), che ha fornito rassicurazioni sul potenziale impatto dell’esposizione in Russia, e Intesa Sanpaolo (+11,1%), tra le banche più solide e profittevoli in Europa.
Sul Mid Cap risale Mps (+7,1%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.
Sullo Small Cap ok Carige (+1,6%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper (+10%).