Il Ftse Italia Banche termina con un ribasso del 6,7% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-3,2%), frenando anche il Ftse Mib (-4,2%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.
In questo scenario, con lo spread risalito in area 160 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite dopo i tentativi di rimbalzo delle ultime sedute.
Sul Ftse Mib rallentano, tra le altre, UniCredit (-7,2%), che ha fornito rassicurazioni sul potenziale impatto dell’esposizione in Russia, e Banco Bpm (-5,6%), recentemente al centro dei rumor di M&A.
Sul Mid Cap tiene Mps (+0,7%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.
Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,3%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper (-7,5%).