Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un rialzo del 2,9% e al di sotto dell’analogo indice europeo (+4,5%), frenando anche il Ftse Mib (+2,7%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 150-160 pb, il comparto bancario ha tentato un rimbalzo dopo le forti vendite delle sedute precedenti.
Sul Ftse Mib risalgono, tra le altre, UniCredit (+2,7%), che ha fornito rassicurazioni sul potenziale impatto dell’esposizione in Russia, e Banco Bpm (+5,2%), recentemente al centro dei rumor di M&A.
Sul Mid Cap in forte rimonta Mps (+14,1%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale, e Popolare di Sondrio (+7,8%), che secondo rumor potrebbe rinviare la presentazione del piano industriale.
Sullo Small Cap ok Carige (+1,5%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper (+1,1%). Recupera Banca Profilo (+6,5%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo.