Titolo in forte calo a Piazza Affari, all’indomani della diffusione dei risultati 2021 e nonostante il ritorno del dividendo. Le azioni Biesse sono sospese in asta di volatilità con un -13,6% a 15,20 euro.
Il gruppo ha chiuso il 2021 con ricavi netti consolidati per pari a 742 milioni, in crescita del 28,2% rispetto al 2020 e del 5,1% rispetto al 2019. L’’utile netto è salito a 34,2 milioni (2,5 milioni nel 2020).
Il Cda ha proposto il pagamento di un dividendo lordo di 0,624 euro per azione a valere sull’utile dell’esercizio per 2,14 milioni e per 14,9 milioni sulla riserva straordinaria per utili di esercizio, in temporanea deroga dalla regola che il gruppo adotta al riguardo (30% dell’utile netto).
Il dividendo proposto rappresenta quindi il 50% dell’utile netto di Gruppo realizzato nel 2021; l’ultimo pagamento di dividendi risale al maggio 2019 quando era stato di euro 0,48 per azione.
Per il 2022 il gruppo Biesse segnala le incertezze legate all’instabilità geopolitica internazionale ma nota come l’anno sia iniziato, dal punto di vista del business, “in linea con gli ultimi mesi dell’anno precedente” anche se “il proseguo dell’esercizio in corso dovrà essere valutato alla luce del cambiamento della politica monetaria in America ed in Europa”.
In seguito alla diffusione dei conti, Banca Akros ha tagliato la raccomandazione sul titolo da ‘buy’ ad ‘accumulate’ e il target price da 34 a 20,60 euro, citando la bassa visibilità sul business nei prossimi mesi.
Nel complesso i giudizi degli analisti su Biesse raccolti da Bloomberg si dividono in 2 ‘buy’, 2 ‘hold’ e 0 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi di 25,20 euro pari a un potenziale upside di circa il 65% rispetto alle quotazioni attuali. Da inizio anno il titolo ha perso circa il 40%.