Global Markets Tech e Telecom – Crolla Adobe (-7,7%) dopo conti e giudizi analisti

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore tecnologico e del settore delle telecomunicazioni.

Giornata negativa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede l’1%, il Dax l’1,5% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq perde l’1,2%, il Dow Jones lo 0,8% e lo S&P 500 lo 0,7%.

Per quanto il settore tecnologico e tlc, Adobe ha pubblicato i risultati del primo trimestre fiscale, che evidenziano un fatturato record, ma il titolo arretra (-7,7%) in scia alla guidance deludente, complice il blocco delle vendite in Russia.

Diversi analisti hanno ridotto il target price sul titolo, tra cui Morgan Stanley (da 652 a 591 dollari, overweight), Deutsche Bank (da 660 a 575 dollari, Buy), JP Morgan (da 645 a 540 dollari, neutral), Goldman Sachs (da 701 a 605 dollari, buy) e Wells Fargo (da 625 a 600 dollari, overweight).

La società di private equity CVC starebbe conducendo una valutazione sugli asset di servizi di Telecom Italia (+0,9%), ma ha smentito di aver preso decisioni definitive.

Alphabet ha scorporato la startup di informatica quantistica Sandbox AQ in una società indipendente, dopo la chiusura di un round di finanziamento “a nove cifre” e la nomina a presidente dell’ex CEO di Google Eric Schmidt.

Microsoft ha affermato che il gruppo di hacker Lapsus$ ha ottenuto un “accesso limitato” ai suoi sistemi. Intanto ha firmato un memorandum of understanding con Aker Carbon Capture per perseguire l’innovazione congiunta ed esplorare le opportunità nel mercato della cattura, dell’utilizzo e dello stoccaggio del carbonio.

Apple avrebbe acquistato all’inizio di questa settimana Credit Kudos, sulla base di un accordo da 150 milioni di dollari.

In settimana l’UE dovrebbe svelare il Digital Markets Act, la normativa per regolamentare il potere di mercato delle big tech come Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft e in generale tutte le società con capitalizzazione di almeno 75 miliardi di euro che gestiscono piattaforme online con almeno 45.000 utenti attivi.