Il Ftse Italia Banche termina con un ribasso del 2,2% e in linea all’analogo indice europeo (-2,3%), frenando anche il Ftse Mib (-1%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 150-155 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.
Sul Ftse Mib rallentano, tra le altre, UniCredit (-3%), che ha rassicurato sugli impatti legati alla presenza in Russia, e Bper (-1,5%), concentrata sull’operazione Carige.
Sul Mid Cap tiene Mps (0,0%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale.
Sullo Small Cap sottotono Carige (-0,1%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.