Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2%, tuttavia meglio del corrispondente europeo (-2,7%) ma al di sotto del Ftse Mib (-1%).
Seduta debole per le borse europee, con focus sempre sul conflitto tra Russia e Ucraina e sulle risposte della politica monetaria per contrastare l’inflazione. La prospettiva di una stretta monetaria più decisa ha penalizzato soprattutto il comparto obbligazionario, mentre l’azionario viene visto come una possibile protezione rispetto all’impennata dei prezzi. Corrono greggio e gas, quest’ultimo dopo che Putin ha annunciato la richiesta di pagamenti del gas in rubli ai paesi “ostili”.
Sull’obbligazionario, il Bund tedesco a 10 anni torna sotto lo 0,5% dopo aver toccato i massimi dal 2018, mentre il decennale italiano si attesta all’1,98%, con lo spread stabile a 151 punti base.
Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big contiene le vendite Snam (-0,7%) a cui il governo ha conferito incarico ufficiale per negoziare l’acquisto di una unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione e il noleggio di una seconda unità, nel tentativo di ridurre la dipendenza dal gas russo.
Italgas (-2,7%) ha messo in esercizio altri 55 chilometri di rete di distribuzione del gas naturale a servizio della città di Alghero, uno dei più importanti comuni della Sardegna con una popolazione di circa 45.000 abitanti.
Hera (-3,6%) ha chiuso il 2021 con un utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo in crescita del 10,2% a 333,5 milioni. Il Cda proporrà ai soci un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo (+9%) rispetto a quanto previsto nel precedente documento strategico.
Tra le mid, Green BidCo ha acquistato 3.686 azioni ordinarie di Falck Renewables (flat) nell’ambito dell’OPA obbligatoria totalitaria.
Tra le small, svetta PLC (+3,3%), che risulta anche in testa al settore.