Nelle sedute dal 21 al 25 marzo il Ftse Italia Growth ha riportato complessivamente un +0,7%, rispetto al +1,6% dell’Euronext Growth All Share e al 0,0% del London Ftse Aim All Share.
Il volume medio di azioni scambiate nell’ottava è stato di 11,9 milioni di azioni, superiore alla media delle ultime 30 sedute.
L’indice Euronext Growth Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,9%.
Svetta ATON Green Storage (+28,8%) che ha chiuso il 2021 con ricavi netti più che triplicati a 22,8 milioni e un utile netto di 2,5 milioni, dopo la perdita di 1,0 milioni dell’esercizio precedente.
eVISO (+4,3%) ha chiuso il semestre luglio–dicembre 2021 con un netto più che raddoppiato a 603 mila euro (227 mila euro nel 1H 2020-21).
ESI (+0,8%) ha sottoscritto un contratto da 7,3 milioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 10 MWp, che rientra nell’accordo quadro da 25,3 milioni firmato con primario operatore internazionale del settore energia per la costruzione di 6 impianti fotovoltaici.
La stessa ESI, tra il 14 febbraio e il 16 marzo 2022, ha acquistato 7.500 azioni proprie (lo 0,123% del capitale sociale) per complessivi 27.922,50 euro, e venduto 1.500 azioni proprie (lo 0,024% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 5.437,50 euro.
Comal (-0,3%) ha sottoscritto un nuovo contratto da 5,6 milioni per la realizzazione, compresa la fornitura dei relativi tracker, di tre impianti fotovoltaici da oltre 20 MWp, in provincia di Viterbo.
Frendy Energy (-3,2%) ha diffuso i conti 2021 chiusi con un utile netto di competenza dei soci di 139 mila euro, in calo del 2,1% rispetto a 142 mila euro al 31 dicembre 2020.
Secondo i dati di Terna, a febbraio, l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, in crescita del 2,8% a/a. La produzione nazionale netta è aumentata del 7,5% a 22,2 miliardi di kWh. In forte calo tuttavia l’output idroelettrico (-51,3%) a causa delle scarse precipitazioni, che hanno comportato anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni.
Secondo le stime di Terna, con l’ora legale, in vigore da domenica 27 marzo per i prossimi 7 mesi, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora.
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