Acquazzurra – Utile netto a 323 mila euro nel 2021

Nel 2021 il valore della produzione di Acquazzurra, attivo nel bartering, è salito a 19 milioni (+55%). Un andamento che è stato possibile grazie alla ripresa delle attività del gruppo, che ha realizzato ricavi da cessione beni per 8,5 milioni (+71%) e ricavi da cessione spazi pubblicitari per 10,4 milioni (+44%).

Si segnala che sui risultati del 2021 hanno inciso positivamente soprattutto i ricavi e la marginalità generati dal settore automotive, pur evidenziando che tutti i settori strategici del gruppo hanno riscontrato una crescita rispetto al 2020, sia in termini di investimento pubblicitario, sia in termini di vendita merce.

Questi risultati sono stati condizionati dalla progressiva ripresa delle attività nel corso dell’anno 2021 e dalle minori limitazioni conseguenti la pandemia, che hanno generato un clima di fiducia, tradotto in maggiori investimenti pubblicitari da parte delle aziende e un incremento dei consumi da parte dei clienti finali.

L’Ebitda si è attestato a 881 mila euro (+9,2%). Si segnala che sul risultato del 2020 hanno inciso sopravvenienze straordinarie nette per 0,5 milioni, mentre nel 2021 la crescita della marginalità è legata esclusivamente al business ordinario del gruppo. Di conseguenza, se confrontato con il dato “adjusted” 2020, pari a 0,4 milioni, l’Ebitda 2021 ha mostrato una crescita decisamente rilevante, pari a 0,5 milioni (+145%).

L’Ebit è ammontato a 534 mila euro (-27,1%), dopo ammortamenti per 322 mila euro (non presenti nel 2020, in quanto il gruppo si era avvalso della facoltà prevista dal D.L. 104/2020 di sospendere la quota di ammortamenti di competenza del periodo). Il risultato è stato principalmente impattato dall’ammortamento delle spese di quotazione sostenute nel corso del 2021.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 323 mila euro (-39,1%).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 la società presenta liquidità finanziaria netta per 0,9 milioni (debito netto di 1 milione a fine 2020), beneficiando della liquidità di 2 milioni introitata a maggio in sede di collocamento a conclusione dell’Ipo.

Le crescenti performance registrate nel 2021 relativamente alle vendite al dettaglio, sia attraverso il negozio fisico sia attraverso il sito e-commerce, unitamente ai benefici generati dalle stesse in termini di marginalità, hanno spinto il management ad investire ulteriormente nello sviluppo di questo canale di vendita.

In quest’ottica il gruppo intende, in primo luogo, proseguire nell’attenta selezione delle commesse di bartering, orientandosi principalmente a soddisfare le esigenze della propria clientela retail, guardando anche ad un possibile ampliamento verso l’estero.

In secondo luogo, il gruppo si sta dotando di un migliore sistema di gestione della logistica dei beni, al fine di incrementare le performance di approvvigionamento e rotazione dei prodotti in negozio e poter gestire in maniera ancora più efficiente la preparazione e spedizione della merce venduta online.

A tal proposito, il gruppo sta valutando di ampliare i propri spazi per le attività di logistica destinate alle vendite sul mercato nazionale ed estero, nonché al canale online.

Si segnala inoltre che, nei primi mesi del 2022, il gruppo ha rinnovato, tra gli altri, i contratti di bartering con i suoi due principali clienti,attivi nei settori tecnologia e automotive, assicurandosi la collaborazione con questi importanti partner anche per l’esercizio in corso.

Relativamente all’evoluzione del contesto geopolitico, si evidenzia che non è possibile prevedere gli effetti a lungo termine del conflitto tuttora in atto sul territorio ucraino e delle conseguenti sanzioni economiche inflitte alla Russia dalla comunità internazionale.

Attualmente,è stato rilevato un sensibile aumento dei costi di produzione dei beni, che si manifesta in un aumento dei listini da parte dei fornitori del gruppo, oltre all’aumento di costi operativi quali elettricità e carburanti.

Tali aumenti inaspriscono la difficoltà, già rilevata nella seconda parte del 2021, nel reperire prodotti finiti che sta colpendo alcuni specifici settori in cui opera il gruppo.

In vista di queste incertezze sulla reperibilità dei beni, il gruppo sta valutando e ha iniziato ad implementare lo sviluppo della propria offerta anche in favore del settore dei servizi e dei beni immateriali.