Sourcesense – Conferma il percorso di crescita double digit nel 2021, Vdp +31% ed Ebitda a +43,9%

I risultati dell’esercizio 2021 hanno confermato il brillante percorso di crescita di Sourcesense che da oltre cinque anni vive uno sviluppo a doppia cifra. La società leader nelle soluzioni cloud native basate su tecnologie Open Source ha riportato un Valore della Produzione di 22,6 milioni (+31%), di cui ricavi per 21,2 milioni (31%), un Ebitda di 3 milioni (+44%), nonché un utile netto di 1,4 milioni (+57%) e una PFN cash positive per 4,1 milioni (2,1 mln al 31 dicembre 2020).

Il Presidente e Amministratore Delegato Marco Bruni raggiunto da Market Insight ha espresso la propria soddisfazione per i risultati ottenuti in un anno di grande ripresa per l’economia mondiale ma ancora influenzato dalla pandemia. Sfida nuovamente superata con successo da Sourcesense che, come spiega Bruni, opera “in un settore impattato in misura minore dal Covid-19, oltre a poter contare su una capacità di differenziare tra clienti e mercati che ha consentito di accelerare lo sviluppo. Per noi è stato assolutamente un anno ottimo, il migliore di sempre. Siamo consapevoli del crescente interesse verso le nostre tecnologie e abbiamo la sensazione di avere effettivamente un’offerta di valore per il mercato”.

La società è infatti riuscita a crescere ancora a un tasso superiore a quanto stimato per il mercato dei Digital Enabler nel 2021 (+12,1%; Fonte Net Consulting Cube 2020), oltre ad aver superato le proiezioni indicate dagli analisti di EnVent nello studio del 6 ottobre 2021 (Vdp 22,6 mln vs 19,8 mln atteso; Ebitda 3 mln vs 2,7 mln atteso, PFN net cash 4,1 mln vs 3,3 mln atteso).

Il 2021 è stato un anno importante anche sul fronte del M&A con l’integrazione di MMUL, società italiana specializzata nella realizzazione e gestione automatica di infrastrutture cloud di nuova generazione. “L’operazione si è conclusa nei tempi e modi prestabiliti con soddisfazione da ambo le parti. L’acquisizione ha consentito di rafforzare il posizionamento nella realizzazione di soluzioni cloud native, portando valore su alcune tecnologie della nostra linea d’offerta, oltre ad acquisire un cliente importante in ambito fintech. Coerentemente con quanto annunciato anche in altre occasioni, intendiamo portare a termine ulteriori operazioni di crescita per linee esterne: sono state individuate società target orientate a potenziare l’offerta delle linee a maggiore valore aggiunto e siamo al lavoro per definire queste operazioni strategiche e in linea con i piani di crescita”.

Le prospettive future del settore si confermano positive. Marco Bruni ha infatti escluso un impatto diretto dall’attuale situazione in Ucraina. “Non abbiamo fornitori e clienti da quell’area e l’unico eventuale impatto potrebbe essere causato in maniera indiretta da un deterioramento generale del contesto economico. È importante ricordare la risposta arrivata dall’Europa, che ha confermato il PNRR e anticipato a nuovi stanziamenti per gestire l’attuale situazione. Le attenzioni del mercato verso il Cloud e la Digitalizzazione devono pertanto considerarsi ad oggi integre”.

L’escalation geopolitica a cui abbiamo assistito nell’ultimo mese, prosegue il Presidente e Amministratore Delegato di Sourcesense, “dovrebbe dare ulteriore importanza all’autonomia delle tecnologie e alla sovranità del dato digitale. Essere dipendenti da altri Paesi in determinati ambiti può rivelarsi una criticità e ritengo che ciò andrà a rinforzare le indicazioni europee in materia”.

Infine, l’intervista si è conclusa con un focus riguardante l’intenzione di allargare il CdA a sei membri. Una decisione che “si inserisce nel percorso ESG affrontato dall’azienda che pubblicherà in aprile il suo primo bilancio di sostenibilità al 31 dicembre 2021 redatto secondo gli standard GRI (Global Reporting Initiative). Per noi è un impegno vero e vogliamo portare l’azienda in una direzione sempre più sostenibile, rispondendo attivamente anche a quanto viene richiesto dal mercato e dagli investitori. Questa operazione rientra nell’ottica di ampliare le competenze e il numero dei consiglieri non esecutivi-indipendenti che vantano esperienze anche in altre società quotate. Siamo convinti che tale decisione ci permetterà a distanza di un anno e mezzo dalla quotazione in Borsa di crescere ulteriormente”.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Sourcesense