Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato il 3,9%, sovraperformando il corrispondente indice settoriale europeo (-0,4%) e il principale indice di Milano (-0,6%).
Sul fronte dei mercati, la FED ha ribadito l’apertura a rialzi dei tassi da 50 punti base ed è pronto ad avviare la riduzione degli asset in portafoglio, pari a circa 9.000 miliardi di dollari, al ritmo di 95 miliardi al mese (circa 1.000 miliardi l’anno). Intanto le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono diminuite più del previsto a 166 mila unità, confermando la solidità del mercato del lavoro e la tesi della Fed secondo cui l’economia possa reggere un ritiro degli stimoli. I verbali relativi all’ultimo meeting di marzo della BCE hanno fatto emergere le intenzioni dei governatori, propensi a procedere sulla strada del ritiro dello stimolo monetario ma frenati dall’incertezza del momento. Scenario che ha portato a optare a una fine agli acquisti netti di obbligazioni nel terzo trimestre qualora i nuovi dati macro non indicassero un indebolimento delle prospettive di inflazione, senza ulteriori impegni a ridurre lo stimolo.
Riportando il focus sul settore, Atlantia in rialzo del 6,9% dopo le indiscrezioni emerse secondo cui il magnate Florentino Perez sarebbe interessato ad acquisire la maggioranza nella società. La società spagnola ACS di Perez avrebbe raggiunto infatti un’intesa con i fondi di investimento GIP e Brookfield per la possibile acquisizione di una quota di maggioranza nel business delle autostrade di Atlantia.
Al tempo stesso, Edizione (la controllante di Sintonia a sua volta titolare di una partecipazione pari al 33,10% di Atlantia) ha chiarito che l’investimento in Atlantia ha natura strategica e che intende continuare a concorrere allo sviluppo sostenibile del suo valore, mantenendo il radicamento italiano della società nel quadro di un disegno industriale. Il tutto valorizzando il focus sulle infrastrutture di trasporto connotate da sostenibilità e innovazione per la mobilità del futuro di persone e merci.
Edizione ha aggiunto inoltre di aver informato GIP e Brookfield “di non ravvisare nel progetto (che contemplava, tra gli altri, la dismissione delle attività di Abertis e potenzialmente di altre attività autostradali, conducendo di fatto ad un “break up” del gruppo Atlantia) elementi di interesse alla luce del proprio orientamento strategico volto a preservare l’integrità del gruppo e a dare ulteriore impulso alle sue attività supportandone quale azionista di riferimento lo sviluppo sostenibile”.
Tra gli altri titoli, denaro su Inwit (+0,8%) ed Enav (+1,3%). Lettera su FNM (-1,9%).