Oil & Gas (-0,4%) – In evidenza Saras (+5,9%)

Chiusura debole per le borse europee, con gli operatori intenti a metabolizzare le indicazioni delle banche centrali in un contesto sempre incerto a causa della guerra e delle sanzioni alla Russia.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,6% a 24.302 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,4%, rispetto al -1,4% del corrispondente indice europeo.

Volatili le quotazioni del greggio, che hanno rallentato nel finale di seduta dopo il tentativo di recupero seguito al calo innescato dalla decisione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia di rilasciare 60 milioni di barili dalle riserve di emergenza.

Gli stati membri Iea hanno concordato di rilasciare 60 milioni di barili in aggiunta ai 180 milioni di barili annunciato dagli Stati Uniti la scorsa settimana per ridurre i prezzi del greggio, dati i timori per l’offerta in seguito all’invasione russa in Ucraina.

Intanto, l’output di petrolio della Russia ha registrato il maggior crollo in quasi due anni nei primi giorni di aprile, dopo che gli acquirenti hanno cominciato a cercare altrove le proprie forniture energetiche in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Di questo passo, per l’intero mese la diminuzione sarebbe di circa 500.000 barili al giorno rispetto a marzo, il calo più profondo da quando Mosca ha deciso di tagliare la produzione insieme agli alleati dell’Opec+ in risposta allo scoppio della pandemia a marzo 2020.

Tra le big del comparto in rosso Saipem (-2,2%), nonostante l’annuncio di un nuovo contratto da 150 milioni di dollari per servizi di manutenzione dell’unità galleggiante Coral Sul FLNG per la liquefazione del gas naturale nell’offshore del Mozambico.

In ribasso anche Eni (-0,9%) in scia al warning lanciato da Shell sull’impatto della crisi Ucraina sui conti del 1Q, mentre la società ha annunciato un nuovo piano di buyback per un esborso minimo di 1,1 miliardi. Positiva Tenaris (+0,4%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Saras (+5,9%), dopo il via libera alla costruzione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico di 79 MW nell’area industriale di Macchiareddu, nel comune di Uta (Cagliari).