Oil & Gas (-0,2%) – Ancora in calo il greggio

Chiusura debole per le borse europee, in un contesto in cui il focus degli investitori torna a concentrarsi sull’inflazione e sulla prospettiva di una stretta monetaria da parte delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,3% a 24.749 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,2%, rispetto al +0,7% del corrispondente indice europeo.

Ancora in calo le quotazioni del greggio, scese sui minimi da circa un mese e mezzo dopo aver chiuso le ultime due settimane in ribasso e cancellando la maggior parte dei guadagni seguiti allo scoppio della crisi in Ucraina.

Ad appesantire i prezzi del petrolio contribuisce il peggioramento della situazione della pandemia di Covid in Cina, che alimenta le preoccupazioni sull’outlook della domanda del maggior importare di greggio al mondo.

Shanghai ha registrato un record di oltre 26.000 nuovi contagi ieri, mentre manca chiarezza su quando verrà allentato il lockdown e una serie di nuove restrizioni sono state introdotte anche nella città di Guangzhou.

La scorsa settimana, invece, il greggio era stato penalizzato dalla notizia che i Paesi membri dell’International Energy Agency (Iea) rilasceranno 60 milioni di barili nei prossimi sei mesi, con una cifra corrispondente che verrà sbloccata dagli Stati Uniti nell’ambito del rilascio di 180 milioni di barili annunciato a marzo.

Tra le big del comparto poco mossa Eni (-0,2%), mentre ha chiuso in ribasso Tenaris (-0,9%). In calo Saipem (-1,6%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni bene Maire Tecnimont (+4,8%), dopo essersi aggiudicata un nuovo contratto da 150 milioni di dollari per la produzione di urea Diesel Exhaust Fluid (DEF) negli Stati Uniti.