Il Ftse Mib, dopo la chiusura per il Lunedì dell’Angelo, nell’arco delle quattro sedute successive ha perso nel complesso il 2,3%, in un contesto in cui l’attenzione degli operatori si è concentrata soprattutto sulle prossime mosse delle banche centrali e sull’inizio della stagione delle trimestrali.
Gli istituti monetari restano infatti impegnati a contrastare l’elevata inflazione, con una svolta restrittiva che sta appesantendo il sentiment degli investitori e alimentando la volatilità sui mercati.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha aperto a un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nella riunione di maggio, mentre la Bce non ha escluso la possibilità di una stretta già a luglio.
A ciò si aggiungono le incertezze sulla tenuta della ripresa dell’economia globale, fiaccata dalle ricadute della guerra in Ucraina e dai nuovi lockdown in Cina a causa della recrudescenza del Covid.
Nelle ultime quattro sedute, il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un -5,2%, rispetto al +0,1% del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Pirelli (+4,4%) dopo che la rivale Continental ha abbassato in modo meno significativo delle attese la guidance del 2022.
In rosso, invece, Ferrari (-4,7%) complice soprattutto il calo di venerdì dopo la notizia del richiamo di oltre 2.200 delle sue auto sportive di lusso in Cina a causa di possibili problemi con i freni. Secondo i dati di Bloomberg Intelligence, si tratta di quasi tutte le auto che Ferrari ha venduto nel paese dal 2018 fino a marzo 2022.
Vendite anche su Stellantis (-6,8%), complice lo stacco della cedola da 1,04 euro del 19 aprile, la sospensione della produzione nel suo stabilimento in Russia e il calo delle immatricolazioni registrato a marzo in Europa.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rialzo Piaggio (+3,1%), anche grazie all’avvio di copertura con giudizio ‘buy’ da parte di Berenberg, Brembo (+4,3%) e Sogefi (+9%), con quest’ultima che ha diffuso venerdì i risultati del primo trimestre 2022.