Il Ftse Italia Banche chiude in calo del 2,1%, in linea con l’analogo europeo ma arretrato rispetto al Ftse Mib (-0,9%).
Giornata volatile per le borse europee, che perdono terreno nel finale in scia a Wall Street. Oltreoceano prosegue la stagione di trimestrali con risultati perlopiù migliori delle attese, ma a preoccupare gli operatori ci sono diversi fattori di incertezza.
Tra questi, la guerra in Ucraina che non accenna a placarsi, i problemi nella supply chain, i dubbi sulle prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione e la recrudescenza della pandemia in Cina, pronta a sostenere l’economia e i mercati finanziari per controbilanciare gli effetti dei lockdown.
L’euro si attesta a 1,066 dollari mentre lo spread Btp-Bund si aggira intorno a 174 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,55%.
Intesa Sanpaolo e SACE, attraverso SACE SRV specializzata in servizi di recupero crediti all’estero, hanno rinnovato la propria collaborazione per accompagnare le PMI italiane in ogni fase del processo di crescita internazionale.
Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib limita i danni Mediobanca (-0,2%) mentre chiude in coda Unicredit (-3,2%).
Fra le Mid Cap, in controtendenza Mps (+4,1%) mentre le small terminano poco mosse.
Per quanto riguarda le banche estere, nel primo trimestre 2022 UBS ha registrato un utile ante imposte di 2.729 milioni di dollari, aumentato del 19% rispetto al pari periodo del 2021 e dopo aver spesato perdite nette su crediti per 18 milioni di dollari.
Banco Santander invece ha consuntivato un utile di 2.543 milioni, aumentato del 58% rispetto al 1Q 2021 quando aveva sostenuto oneri di ristrutturazione per 530 milioni. Un risultato che supera le attese degli analisti ferme a 2.260 milioni.