KT&Partners ha confermato la raccomandazione “Add” sul titolo PLC e il fair value a 2,65 euro, valore che incorpora un upside potenziale del 48,6% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di 1,79 euro.
Il nuovo report giunge a valle dei risultati 2021 in cui il Gruppo “ha registrato una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente”.
I ricavi totali sono saliti del 14,6% a/a a 75,1 milioni, “anche se il 10,2% al di sotto delle nostre stime”, precisano gli analisti. Il meccanismo di incentivazione degli investimenti rinnovabili, posto dal Decreto FER 1 e dal Green Deal, è stato un “importante driver di crescita per la divisione EPC-BOT che ha guidato la crescita dell’azienda raggiungendo 42,6 milioni – 23,6% sopra le nostre stime – di cui circa 3,8 milioni di plusvalenza per la cessione di C&C Tre Energy”.
D’altra parte, la linea di business O&M è risultata “inferiore del 37% rispetto alle nostre aspettative e rispetto ai risultati del FY20 (29,1 mln vs 46,5 mln), principalmente a causa del rallentamento dell’attività di Erection & Installation”.
Nonostante il diverso mix di ricavi e l’impatto persistente della carenza globale di materie prime, prosegue KT&Partners, PLC ha registrato “un’eccezionale crescita dell’EBITDA”, che ha raggiunto 7,7 milioni (quasi 2x a/a) e con il 10,2% di margine, crescendo di 5pp a/a, tuttavia leggermente al di sotto della stima degli analisti.
L’utile netto del Gruppo FY21 è balzato a 3 milioni da 0,2 milioni nel 2020, “il 28% al di sotto delle nostre stime a causa di un livello di ricavi e EBITDA inferiore alle attese”. La PFN è migliorata di 1,4 milioni, “migliore del previsto per 0,6 milioni”, raggiungendo 2,7 milioni nel FY21 (0,35x PFN/EBITDA) da 4,1 milioni nel FY20 (1,22x PFN/EBITDA), dimostrando una “buona capacità di generazione di cassa”.
Sul fronte del mercato delle rinnovabili, KT&Partners segnala che l’attuale scenario geopolitico e ambientale ha evidenziato la necessità di dare impulso al processo della transizione energetica e di ridurre la dipendenza energetica da specifici Paesi. “Concentrandosi sul mercato potenziale di PLC, promosso anche dal fondo governativo del PNRR, il mercato italiano del solare e dell’eolico dovrebbe beneficiare di una nuova capacità aggiuntiva di 53 GW (inclusi 12 GW di parchi eolici e 41 GW fotovoltaici) entro il 2030″.
Alla luce di ciò, gli analisti hanno rivisto le stime 2022-2024, tenendo conto della performance debole di Erection & Installation, ma prevedendone una graduale ripresa nel 2022, e del trend positivo di EPC-BOT grazie alla crescente domanda di energie rinnovabili.
Pertanto, KT&Partners ora prevede che i ricavi totali crescano con un cagr 2021-24 dell’8,0%, raggiungendo 102,1 milioni nel FYE24 (+9,8% a 109 milioni, la previsione precedente)”. Prevede inoltre “prudenzialmente” un EBITDA margin FY22E del 10% (-0,8pp rispetto alla stima precedente e quasi in linea con il FY21) – considerando anche le incertezze legate alla carenza globale di materie prime – che raggiungerà il 10,8% nel 2024. L’EBITDA è stimato in aumento a 11 milioni nel FYE24, con un cagr 2021-24 del 9,5%. Attesa infine una posizione di cassa netta a 0,3 milioni nel FY22E, che raggiungerà 2,5 milioni nel 2024.