Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Giornata per lo più positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,3%, il Ftse 100 lo 0,9%, il Dax lo 0,7%, mentre l’Ibex 35 cede lo 0,4%. A Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,2%, Nasdaq e S&P 500 dello 0,5%.
Secondo gli strateghi quantitativi di JP Morgan Chase (+0,7%), mentre gli investitori si sono fissati sui timori di inflazione e rialzo dei tassi, i veri segnali di difficoltà risiedono nelle prospettive di crescita degli utili. “Le previsioni sugli utili globali sono in rallentamento da diversi mesi” e i dati sugli utili globali sono ora “in territorio di declassamento netto”, hanno scritto gli strateghi dei quantitativi e dei derivati guidati da Khuram Chaudhry in una nota ai clienti. “La nostra lettura del ciclo degli utili, e dei suoi fattori trainanti, suggerisce che il rallentamento indica che l’inflazione potrebbe aver raggiunto il picco e che i rendimenti obbligazionari potrebbero essersi esauriti”.
Denaro su Barclays (+3,9%) dopo aver riportato ciò che Citigroup (0,0%) ha descritto come una “serie impressionante di risultati” per il primo trimestre 2022. Il broker ha evidenziato che la performance del segmento dell’investment banking (CIB) è stata il principale driver dell’utile ante imposte. In dettaglio, il margine di interesse netto è aumentato del 26% a GBP 2,34 miliardi (consensus Bloomberg GBP 2,15 miliardi), mentre il total income è cresciuto del 10% a GBP 6,50 miliardi (stima di GBP 5,73 miliardi). Le entrate CIB si sono attestate a GBP 3,94 miliardi (stima di GBP 3,2 miliardi). L’Utile ante imposte è sceso del 7% a GBP 2,23 miliardi, superando tuttavia il consensus fermo a GBP 1,29 miliardi. Il Common equity Tier 1 ratio si è attestato al 13,8% (stima 13,7%).
Credit Agricole (+0,5%) ha firmato un accordo per vendere il 78,7% della controllata Credit du Maroc al gruppo marocchino Holmarcom. La vendita sarà effettuata in due fasi: la banca prima venderà il 63,7% entro la fine del 2022, il restante 15% sarà venduto 18 mesi dopo la chiusura dell’operazione. La vendita della partecipazione avrà un impatto positivo di circa 10 pb sul CET1 ratio di Credit Agricole, si legge in una nota della società. La transazione è soggetta all’autorizzazione delle autorità marocchine.