Il Cda di Mittel, investment-merchant bank e focalizzata su investimenti di maggioranza in piccole e medie imprese italiane ad elevata generazione di cassa, ha approvato il bilancio 2021, chiuso con ricavi netti consolidati aumentati del 15,7% a 199 milioni, grazie al contributo delle partecipate industriali e in particolare delle società dell’arredobagno.
L’Ebitda contabile si attesta a 24,7 milioni, influenzato dal positivo impatto dell’IFRS 16 per 13,6 milioni; al netto dell’IFRS 16 è pari a 11,1 milioni, in calo del 26% rispetto al 2020 (15 milioni) al netto della plusvalenza di 3,8 milioni realizzata dal settore RSA in quell’esercizio.
L’utile netto del gruppo si riduce del 66,7% a 0,6 milioni, con il contributo positivo del settore dell’arredobagno e malgrado margini reddituali negativi del settore RSA, condizionato dal punto di vista congiunturale dalla persistenza dei riflessi sui tassi di riempimento delle strutture della pandemia.
L’indebitamento finanziario netto consolidato, escludendo i debiti finanziari iscritti ai sensi dell’IFRS 16 in correlazione ai diritti d’uso sui contratti di locazione, aumenta a 24,8 milioni da 20,5 milioni a fine anno 2020; includendo l’impatto dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto aumenta a 265,8 milioni da 237,9 milioni, scontando i nuovi contratti di locazione sottoscritti nell’esercizio, riconducibili, come i precedenti, principalmente al settore RSA, caratterizzato fisiologicamente da contratti di locazione di lungo periodo.
Nel periodo in esame è proseguita la valorizzazione degli asset non core, con significativi incassi nell’esercizio su rimanenze immobiliari (vendite complessive dell’anno pari a 19,8 milioni, a fronte di capex per 8 milioni), crediti finanziari (1,1 milioni) e partecipazioni (1,9 milioni).
Per il 2022 sono previsti ulteriori importanti incassi sulle commesse residenziali di Metauro e Regina Teodolinda-Como.