Banche (-2,3%) – Giornata negativa per le big del comparto

Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 2,3%, rispetto al -1,5% dell’analogo indice europeo e al -1,4% del Ftse Mib.

Seduta in calo per le borse europee, nell’attesa che si concludesse la riunione della Federal Reserve, che in serata ha annunciato un rialzo dei tassi di interesse pari a 50 punti base, il maggior incremento dal 2000.

Il sentiment resta condizionato dai timori per l’elevata inflazione, i lockdown in Cina e la stretta monetaria delle banche centrali. Sullo sfondo, la guerra tra Russia e Ucraina, con l’Ue pronta a introdurre nuove sanzioni contro il petrolio e le banche di Mosca.

Intanto, i dati provenienti dall’agenda macroeconomica hanno evidenziato un’accelerazione del settore terziario nell’eurozona e un rallentamento di quello statunitense, mente gli impieghi nel settore privato sono aumentati meno delle attese.

L’euro rimane poco sopra quota 1,05 dollari mentre lo spread Btp-Bund è in area 198 punti base, con il rendimento del decennale italiano oltre il 2,9%.

Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib limitano i danni Mediobanca e Intesa Sanpaolo (-1,8% per entrambe).

Per quanto riguarda Intesa, salgono a 18 milioni le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale potrà erogare a enti del Terzo settore.

Negative anche le Mid, fra le small resistono Banco Desio (+1%) e Carige (+0,4%), flat Banca Profilo.

A livello internazionale, Morgan Stanley, tramite Calvert, ha annunciato il lancio in Europa di una gamma di prodotti di investimento responsabile fondata sui princìpi Sociali, Ambientali e di Governance (ESG).