Banche (+0,4%) – In luce Unicredit (+2,1%) dopo i conti del 1Q

Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,4%, rispetto al -1,5% dell’analogo indice europeo e al -0,6% del Ftse Mib.

Finale negativo per le borse europee, appesantite dalle forti vendite che hanno investito Wall Street all’indomani della riunione della Fed. Se da un lato le indicazioni della banca centrale hanno alleviato i timori per una stretta monetaria troppo marcata, con il pericolo di spingere l’economia statunitense in recessione, dall’altro hanno riacceso il dibattito sulla strategia della Fed per combattere l’elevata inflazione, spingendo il rendimento del Treasury decennale al 3,08%, in rialzo di 15 bp.

Anche la BoE ha alzato i tassi, mentre dall’agenda macroeconomica si segnala il crollo degli ordini di fabbrica tedeschi e dell’indice Caixin servizi cinese, in attesa del job report statunitense di oggi.

L’euro rimane poco sopra quota 1,05 dollari mentre lo spread Btp-Bund è in area 197 punti base, con il rendimento del decennale italiano sopra il 3%.

Tornando al settore creditizio, sul Ftse Mib avanza in particolare Unicredit (+2,1%), dopo i conti del primo trimestre e la conferma della guidance.

Inoltre, al 31 Marzo 2022, su base consolidata, Unicredit rispetta ampiamente i requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL) comunicati dal Comitato di Risoluzione Unico e da Banca d’Italia.

Anche Banco Bpm (-0,6%) ha diffuso i risultati.

Fra le Mid Cap chiude in calo Mps (-2,4%), mentre Banco Desio (+0,7%) resiste fra le small.