Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato lo 0,2%, sovraperformando il corrispondente indice settoriale europeo (-0,1%) e il principale indice di Milano (-0,6%).
La banca centrale statunitense ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base e annunciato l’avvio della riduzione del proprio bilancio a partire da giugno, a un ritmo iniziale di 47,5 miliardi di dollari al mese. Il chairman Jerome Powell ha indicato che ci saranno altri ritocchi da mezzo punto percentuale nei prossimi due appuntamenti del Fomc, ma ha escluso per il momento interventi da 75 punti base, rassicurando i mercati. Tuttavia, se da un lato si riducono i timori di una stretta monetaria eccessiva che possa spingere l’economia statunitense in recessione, dall’altro restano i rischi legati all’elevata inflazione, alimentata anche dal rally delle materie prime.
Inwit (+0,3%) ha approvato i risultati al 31 marzo 2022, chiusi con ricavi in aumento a 207 milioni (+8,8%). L’Ebitda è pari a 188,1 milioni (+8,7%; +9,6% escludendo one-off) e l’Ebitdaal (Ebitda – costi di locazione) a 139,3 milioni (+12,4%) con un rapporto sui ricavi in aumento al 67,3% (vs 65,1%). L’utile netto si è attestato quindi a 68,1 milioni (+56,6%; +60,7% esclusi elementi one-off).
Autostrade Meridionali (-1,1%) ha approvato l’informativa finanziaria al 31 marzo 2022, chiusa con ricavi totali pari a 29,3 milioni (+53,1%). I ricavi netti da pedaggio sono pari a 19,7 milioni (+30,1%). L’Ebitda è pari a 12,1 milioni (+72,4%) e l’Ebit a 13,3 milioni (+96,9%). Il conto economico si è chiuso quindi con un utile di 8,9 milioni (+65%). Ricordiamo che tenuto conto dell’avvenuta scadenza della concessione al 31 dicembre 2012, nonché della richiesta del ministero delle infrastrutture e dei trasporti di proseguire dal 1° gennaio 2013 nella gestione della concessione, Autostrade Meridionali ha proceduto all’incasso degli introiti da pedaggio pagati dagli utenti e nel sostenimento degli oneri afferenti alla gestione ordinaria dell’infrastruttura.
In coda al settore Aeroporto di Bologna (-2,1%) che ha registrato 724.955 passeggeri ad aprile, riducendo il divario rispetto ai tempi pre-covid (-9% vs aprile 2019). Il dato risulta invece in crescita a tripla cifra nel 2021 (+678,9%), considerando che nella primavera dello scorso anno l’Italia era in piena “seconda ondata” di contagi. L’andamento di aprile 2022 si presenta a due velocità. I passeggeri nazionali crescono infatti in maniera importante anche sul 2019 mentre quelli internazionali sono ancora numericamente inferiori al pre-pandemia.