Utility (+0,3%) – In testa Hera (+3%), bene anche Terna (+1,6%) e PLC (+1%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,3%, al di sotto del corrispondente europeo (+0,6%) ma in linea al Ftse Mib (+0,2%).

Chiusura positiva per le borse europee, eccetto Piazza Affari frenata dallo stacco cedole di 19 big cap, in un clima sostenuto in parte dalle parole del presidente americano Joe Biden sulla possibile revisione delle tariffe imposte dal suo predecessore Trump nei confronti della Cina.

Bene anche il miglioramento dell’indice IFO tedesco, mentre a Pechino si temono nuovi lockdown dopo il record di contagi da Covid. In settimana, focus sulle minute della Fed per eventuali indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale statunitense.

Intanto, Christine Lagarde ha parlato di un probabile aumento del costo del denaro a partire da luglio, con l’obiettivo di portare i tassi fuori dall’area negativa entro fine settembre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 200,8 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,024%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big in testa Hera (+3%).

Segue Terna (+1,6%) che ha diffuso i dati sui consumi elettrici in Italia relativi allo scorso aprile. Il nostro Paese ha consumato 24,1 miliardi di kWh di elettricità, in aumento dello 0,6% su base annua e dello 0,4% su base mensile. La produzione nazionale netta è diminuita del 2% a 21 miliardi di kWh: in crescita a due cifre la produzione da fonte eolica (+53,5%) e fotovoltaica (+17,6%), in calo invece le fonti geotermica (-0,4%), termica (-2,7%) e idroelettrica (-41%), quest’ultima in particolare per gli effetti delle scarse precipitazioni che si protraggono ormai da diversi mesi.

Tra le mid in coda ERG (-1,1%), mentre fra le small positive Edison (+1,6%) e PLC (+1%).

Infine, sull’internazionale, Iberdrola in Polonia ha avviato la costruzione del parco eolico Korytnica II da 50,5 MW, a nord-est di Varsavia.