Il Gruppo Pierrel ha archiviato i primi tre mesi del 2022 con ricavi pari a 6 milioni, in
diminuzione di circa l’8% su base annua, dinamica riconducibile a una diversa distribuzione degli ordini ricevuti ed evasi.
L’EBITDA si è attestato a 1,2 milioni (1,7 milioni nel 1Q21), andamento che, oltre all’effetto del diverso mix di fatturato, ha scontato i previsti incrementi dei costi energetici e del costo del personale a seguito delle assunzioni avvenute per formare e preparare il personale destinato ai nuovi reparti di produzione che entreranno in esercizio a breve.
I ricavi lordi e l’EBITDA al 31 marzo 2022 sono comunque in linea con le previsioni stimate dal management della società e approvate dal CdA lo scorso 27 aprile.
L’EBIT è stato pari a 0,8 milioni (1,4 milioni nel 1Q21) spesati ammortamenti e svalutazioni sostanzialmente stabili a 0,4 milioni.
Gli oneri finanziari netti si sono fissati a 0,2 milioni, in diminuzione da 0,3 milioni registrati al 31 marzo 2021. Tale voce include anche oneri finanziari netti da attualizzazione e adeguamento valutario complessivamente pari a circa 0,1 milioni, relativi esclusivamente al debito (espresso in dollari nord-americani) maturato da Pierrel nei confronti del cliente americano Dentsply International per un controvalore al 31 marzo 2022 pari, a titolo di interessi e sorte capitale, a 5,8 milioni.
Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 0,5 milioni (0,9 milioni nel 1Q21).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si esprime in 15,2 milioni rispetto a 13,2 milioni di fine 2021.
Sulla base dei risultati al 31 marzo 2022 e dell’outlook dei prossimi mesi, il CdA ha confermato i principali obiettivi economico-finanziari del Gruppo per il 2022 che, come già comunicato lo scorso 27 aprile, prevedono ricavi lordi per 25,2 milioni e un EBITDA positivo per 4,2 milioni.