Nelle sedute dal 6 al 10 giugno il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a -6,7% rispetto al -4,7% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al -6,7% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione si è focalizzata prevalentemente sulla riunione della Bce e sui dati americani relativi ai prezzi al consumo.
A luglio l’Eurotower porrà fine al quantitative easing e alzerà i tassi di 25 punti base. A settembre ci sarà un ulteriore ritocco, la cui entità dipenderà dalle prospettive sull’inflazione nel medio termine. Abbassate le stime sul Pil 2022 e 2023 (2,8% e 2,1%), mentre l’inflazione è vista in accelerazione al 6,8% quest’anno e al 3,5% l’anno prossimo.
L’inflazione Usa ha accelerato inaspettatamente all’8,6%, alimentando le ipotesi che la Fed possa inasprire il suo percorso di strette sui tassi. In Italia, l’Istat ha diffuso le prospettive economiche per il biennio 2022-2023, prevedendo un aumento del Pil rispettivamente pari al 2,8% e all’1,9%.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i cinque giorni a -6,5%, complici i dati sull’inflazione e le indicazioni di Intel sul trimestre in corso.
Crolla la tlc Telecom Italia (-11,5%), in attesa di sviluppi sulla rete unica. Intanto Tim, con la propria cloud company Noovle, ha stretto un accordo con Salesforce e, tramite Sparkle, ha siglato un’intesa con il Gruppo Benetton.
Fra le mid cap limita la perdita SECO (-2%), che a maggio ha registrato il più alto valore di order intake mensile dalla propria fondazione, superando i 31 milioni. Tinexta (-13,6%) ha staccato la cedola da 0,3 euro.
Per quanto riguarda le aziende a minor capitalizzazione, chiudono in controtendenza Fullsix (+3,9%), Digital Bros (+3,2%) e Piteco (+2,7%).
Tiscali ha proceduto al raggruppamento azionario nel rapporto di 1 nuova azione ogni 100 esistenti.
Da segnalare infine il lancio di Euronext Tech Leaders, la nuova iniziativa dedicata alle aziende leader nel settore della Tecnologia e ad alto potenziale di crescita.